E i topi?!

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Ogni tanto veniamo contattati da persone interessate ad accogliere dei topolini, ovvero i Mus musculus; noi ci occupiamo esclusivamente di ratti, ma abbiamo deciso di scrivere un articolo riassuntivo anche su di loro, così da aiutare chiunque non abbia chiarissima la differenza tra le due specie.

Intanto i topi sono molto diversi dai ratti, appartengono alla stessa famiglia (Muridae), ma a specie e generi diversi.

Ce ne accorgiamo bene vedendoli dal vivo, i ratti sono grandi fino a 10 volte più dei topi, che pesano di solito intorno ai 30-50 grammi (la sottospecie M. musculus chinensis- i cosiddetti topi “ballerini”- sono più minuti).

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Disegno che rappresenta bene le proporzioni tra Rattus norvegicus -la specie a cui appartengono i nostri ratti-, R. rattus -il ratto nero dei tetti, selvatico-, e il topo, Mus musculus

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I topi sono più agili, veloci, hanno orecchie più grandi in proporzione al cranio, un muso più appuntito e una coda più sottile e lunga. Anche i colori possono essere diversi, i topi domestici hanno alcune varietà non presenti nel ratto e viceversa.
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IMPORTANTE: i topi e i ratti NON possono convivere! I topi molto spesso vengono uccisi dai ratti, che li vedono come intrusi, quindi anche se li avete in gabbie separate, fate in modo che le rispettive gabbie non siano raggiungibili dagli altri nei momenti di libera uscita.


Per quanto riguarda la gestione sono per certi aspetti simili ai ratti, ma con alcune importanti differenze.

  • I maschi adulti sono molto territoriali e tendono a lottare tra loro: trattandosi comunque di una specie sociale, l’isolamento di un maschio solo non è la scelta migliore, anche se spesso viene vista come la più pratica per chi si trova a gestire grossi recuperi; l’ideale è invece sterilizzare i maschi e inserirli in un gruppetto tranquillo di femmine. ATTENZIONE: alloggi spaziosi riducono il rischio di litigi.
  • Le femmine hanno bisogno di stare in gruppo come i ratti, gli inserimenti possono essere talvolta più difficili dei ratti, quindi conviene adottare femmine già conviventi e/o parenti, oppure fare particolare attenzione in caso di inserimenti o di morte di un membro della colonia, entrambe queste situazioni prevedono cambiamenti all’interno della gerarchia.
  • Hanno una taglia piccola ma sono molto molto attivi, quindi la gabbia deve misurare almeno 70×40 cm per un maschio o per un paio di femmine.
  • Molti consigliano gli habitat/box in plastica o i terrari in vetro, ma come i ratti hanno un apparato respiratorio molto sensibile agli accumuli di ammoniaca nella lettiera, e queste sistemazioni possono incentivare il problema, con un ricircolo dell’aria non sufficiente. Noi per esperienza consigliamo gabbie a sbarre strette (7 mm al massimo, eventualmente possono andare bene sbarre larghe 9 mm per topi adulti e di grosse dimensioni- non per i chinensis-), con l’ulteriore vantaggio di poterle arredare con più facilità appendendo accessori alle sbarre, che vengono anche utilizzate dai topi come scale per arrampicarsi.
  • Se proprio volete usare un terrario per particolari motivi, optate allora per un habitat con base molto larga e non troppo alto (es. 100 di lunghezza per massimo 40 di altezza), così che la proporzione tra base e altezza sia tale da permettere una maggiore evaporazione dell’ammoniaca. In caso di problemi respiratori, riniti persistenti, ecc, trasferite il topolino in una gabbia a sbarre e utilizzate sempre una lettiera di qualità.bunnytopi
  • L’alimentazione è simile a quella dei ratti, ma preferiscono semi di minori dimensioni; esistono in commercio mangimi specifici (in foto mangime Bunny-Sogno per Topolini), da integrare con verdure fresche tutti i giorni.
  • A volte potrebbero mordere.
  • Non sono assolutamente adatti ai bambini, troppo piccoli, delicati e veloci.
  • L’urina ha un odore più pungente, è molto importante scegliere la lettiera giusta, consigliamo canapa e cellulosa (esempio Carefresh), da cambiare più spesso. Il fieno può piacere per il nido, ma a contatto con l’urina emana un odore molto sgradevole. Il truciolato è sconsigliato per gli stessi motivi per cui non va utilizzato neppure per i ratti. Per i nidi si può utilizzare carta scottex.
  • Per l’inconveniente dell’odore è meglio non utilizzare ripiani e nidi di legno, oppure rivestirli di materiale impermeabile.
  • I topi non imparano a sporcare solo nell’angoliera come i ratti, ma spesso possono scegliere un angolo preferito, comunque la lettiera va messa su tutto il fondo della gabbia.
  • Sono molto agili, è importante arredare la gabbia anche in altezza, creando percorsi sospesi tramite scale, tunnel, amache, tronchi, nidi sospesi, giochi per pappagalli, posatoi, ecc… una vera giungla insomma! 😉
  • I topi amano la ruota, che deve essere di plastica piena (non a sbarre) e di almeno 20 cm di diametro.
  • Una volta presa confidenza con loro gli possiamo concedere delle ore di libertà giornaliere, facendo attenzione di liberarli in un ambiente sicuro, privo di pericoli e anfratti in cui potremmo perderli (tenendo conto che sono molto piccoli e sfuggenti), con accesso alla gabbia aperta per permettergli di rientrare quando vogliono.
  • Come i ratti soffrono spesso di patologie neoplastiche, molto frequenti i tumori mammari nelle femmine (con una maggiore incidenza di malignità, a differenza dei ratti in cui troviamo più spesso adenomi benigni), ma nelle femmine di topo non è possibile svolgere la sterilizzazione preventiva, a causa delle ridotte dimensioni.
  • Hanno un’aspettativa di vita più breve, intorno ai due anni in media, a volte meno.

Esempio di gabbia correttamente allestita: abbondante lettiera costituita da canapa mescolata a Carefresh, arricchita in superficie con “Farm Feeling” Jr Farm; almeno un ripiano per aumentare lo spazio calpestabile (in foto centrali: ripiano ikea Variera), scalette, tunnel in plastica e cartone, svariati nidi, svariate ciotole, arricchimento ambientale con spighe di vario tipo (apposite per roditori o uccellini) e erbe secche (“Erbe di campo” Jr Farm), strisce di carta assorbente come materiale da nido e fieno come intrattenimento, ruota/e (meglio più di una se convivono più esemplari) silenziose in plastica di diametro minimo 20 cm. Si possono aggiungere nidi sospesi (Sputnik mini), tunnel sospesi, corde modellabili e altri giochi per pappagalli, e qualsiasi altra cosa la fantasia vi suggerisca 🙂

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Esempi di gabbie che riteniamo adeguate, per uno o due topolini le misure che consigliamo per esperienza sono 70×40 cm di base, da valutare l’aumento di dimensioni in caso di colonie più numerose:

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Gabbie FOP “Topolino”, in varie misure: Topolino Thiago 75x47x34h, Topolino Raul 89x51x34h, Topolino Paco 102x55x36h.

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Gabbia FOP “Toby”75x47x52h

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Gabbia Ferplast “Criceti 15” 78x48x39h

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Gabbia Imac “Criceti 16” 80x48x38h

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Gabbia Barney Skyline 100x54x45h (ripiani da rivestire!)

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Gabbia Alaska 84x48x45h (distanza tra le sbarre 9mm!)

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Gabbia Ferplast “Maxi Duna Multy” 99x51x36h (da preferire questa alle versioni più piccole, causa cattiva circolazione dell’aria)

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