Allergia ai ratti

kissMolti sono i casi ultimamente di allergia ai ratti, spesso non immediata, ma sopraggiunta dopo mesi di convivenza con loro. Non sempre sono disponibili test allergologici e non sempre sono da considerarsi attendibili, ma soprattutto le allergie cambiano con il tempo e con l’adattarsi o sensibilizzarsi del nostro sistema immunitario.

Gli allergeni nel ratto sono concentrati principalmente nell’urina, segue la forfora cutanea; le loro tracce restano sulle zampe e sul pelo, sulla gabbia, sul pavimento, e diventano volatili. Con il tempo saturano l’ambiente, rendendo la vita difficile e facendoci cadere nello sconforto (spesso unito al terrorismo da parte di alcuni medici, che paventano da subito la necessità di sbarazzarsi quanto prima degli animali).
Colonie numerose, poca circolazione dell’aria, scarsa pulizia/cambio della lettiera -che porta all’accumularsi dell’ammoniaca- sono fattori che concorrono ad aggravare i problemi legati ad allergia.

Curiosità: gli allergeni sono chimicamente delle proteine. La proteinuria -ovvero la presenza di proteine nelle urine- nei ratti aumenta con l'età, essendo predisposti a patologie renali, e di pari passo potrebbe aumentare il rischio di allergia.

I casi di allergie improvvise sono dovuti ad un sistema immunitario divenuto  ipersensibile, l’aumento della carica allergenica nell’ambiente scatena dunque queste forti reazioni, e rende necessari accorgimenti per stimolarlo il meno possibile.
È proprio grazie a questi accorgimenti che molti di noi continuano a convivere con i ratti nonostante l’allergia. Consigliamo sempre, in un’ottica di procurare il minor trauma possibile agli animali, di provare questi metodi per un periodo di tempo e valutare insieme all’allergologo –possibilmente comprensivo delle nostre necessità di proprietari affezionati- la strategia migliore per la vostra situazione, con l’ausilio eventuale di trattamento farmacologico o immunoterapia.
Vediamo allora una sintetica guida per alleviare i sintomi dell’allergia, personalmente testata!


allergiaALLERGIA CUTANEA
Si tratta di prurito e rossori con la formazione di bollicine, gonfiore soprattutto in prossimità dei graffi, quando i ratti vengono a contatto diretto con la nostra pelle, vi camminano sopra e/o la graffiano. Può talvolta colpire anche gli occhi e il viso.

  • È preferibile usare maglie a maniche lunghe quando interagiamo con i ratti, per minimizzare le zone nude di pelle esposte.
  • Bisogna lavarsi sempre le mani con sapone subito dopo averli toccati e attenzione a non sfregarsi faccia e occhi: sembra scontato ma non lo è, abbiamo molti automatismi che mettiamo in pratica senza pensarci!
  • Il prurito in genere passa dopo alcuni minuti, può aiutare dopo il lavaggio con sapone applicare una qualsiasi crema mani massaggiando fino ad assorbimento… E soprattutto distrarsi, il prurito può essere accentuato dal pensiero e dall’ansia 😉
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  • I graffietti che i ratti ci fanno involontariamente camminandoci addosso possono peggiorare la situazione, rendendo la cute più esposta agli allergeni: questi si evitano indossando indumenti coprenti, e cercando di favorire la limatura naturale delle unghie dei ratti. È consigliato mettere in gabbia dei materiali abrasivi in punti di passaggio obbligato, ad es. sotto il beverino; si possono usare dei mattoni o sassi ruvidi, e in commercio si trovano anche dei posatoi per pappagalli in cemento, proprio con funzione abrasiva delle unghie.
  • Esistono prodotti specifici da passare sul pelo degli animali, MA possono essere fastidiosi, prevedendo di inumidire il pelo e a volte lasciandovi residui non graditi dai ratti, che tengono molto alla pulizia del mantello… Un tentativo in extremis si può fare, se avete un buon rapporto con i vostri ratti e non rischiate di spaventarli/stressarli eccessivamente e rovinare quindi la vostra relazione.
  • Operare una scrupolosa pulizia della gabbia, come di seguito spiegato, aiuta anche nei casi di allergia cutanea, abbassando la carica allergenica presente sugli stessi ratti che vengono in contatto con noi.

ALLERGIA RESPIRATORIA
Si manifesta con starnuti, tosse persistente, respiro corto, asma.

  • La pulizia, come detto, è fondamentale: abbiamo discusso della pulizia generale della gabbia in QUESTA nota, che integriamo di seguito.
  • È necessario lavare tutti i giorni gli accessori, l’interno della gabbia e anche le sbarre, con acqua calda e detergenti adatti agli animali che non abbiano profumi eccessivi, sciacquare bene tutto ciò che si può  lavare sotto acqua corrente per eliminare i residui. Bisogna farlo almeno una volta al giorno, meglio se c’è qualcuno che possa farlo al nostro posto.
  • Le sbarre della gabbia sono difficili da mantenere pulite in tutti i punti, se le dimensioni lo permettono meglio lavarle sotto il getto d’acqua in vasca/doccia aiutandoci con una spugna. Gabbie rivestite di rete sono ancora più ostiche, se possibile togliere la rete o cambiare gabbia con una a sbarre strette (non zincata).
  • Vanno tolti tutti gli accessori che assorbono e che sono scomodi da lavare quotidianamente, ad es. legno/cartone/tessuti; meglio usare solo plastica.
  • Nelle tane è consigliato usare scottex per assorbire l’urina, da cambiare tutti i giorni. Si può fare un tentativo con i tessuti (amache, cucce di pile, ecc), ma devono essere cambiate spesso e lavate ad alte temperature.
  • Per quanto riguarda le lettiere, devono essere molto assorbenti e non polverose, come peraltro già consigliamo per il benessere dei ratti stessi. Consigliamo la Carefresh o simili, oppure il pellet di carta (Hugro, FreshNews, ecc), purchè sia messa in uno strato spesso e non restino zone senza:  l’obiettivo è che assorba il prima possibile l’urina, così che loro non se la portino troppo in giro… Meno consigliate canapa, lino e simili, ma se volete, provate! Sconsigliati del tutto truciolato, altre lettiere di legno, tutolo di mais, lettiere per gatti.
  • Per cambiare la lettiera è preferibile usare guanti e mascherina; un trucco è bagnarla prima un po’, così da non alzare polvere (arricchitasi nei giorni di allergeni) mentre si svuota il fondo. Meglio se qualcuno può farlo al nostro posto.
  • Si può approfittare della pulizia generale per mettere i ratti in un trasportino e in un’altra stanza, così da poter aprire tutte le finestre e far arieggiare il più possibile.
  • È ottima abitudine arieggiare la stanza tutti i giorni, facendo attenzione che i ratti non siano esposti a correnti fredde dirette (si possono spostare o coprire con una coperta).
  • La pulizia regolare va fatta anche per tutte le zone dove sostano, quindi bisogna lavare i pavimenti dopo ogni loro uscita, evitare di farli andare su divani e tappeti o altre superfici poco lavabili; in caso lo abbiano fatto in passato si possono sanificare con il vaporetto.
  • Si può mettere una bacinella di acqua nella gabbia (o fuori nelle ore di uscita con sotto un asciugamano per evitare il pantano, in inverno è la soluzione migliore ed è preferibile l’acqua tiepida), perchè siano spronati a giocare nell’acqua e sciacquarsi.
  • depuratoreEsistono in commercio depuratori d’aria di diverse fasce di prezzo -che dipende dal sistema di filtraggio e dai metri quadri coperti -, che possono concorrere ad eliminare le particelle allergeniche, compresi polvere e pollini, e aiutarvi anche in momenti critici come la notte.
  • Infine, si può valutare se sia possibile spostarli in una stanza meno frequentata o “critica” -come la camera da letto- senza che ne soffrano, così da passare con loro solo le ore serali e di uscita dalla gabbia, evitando così di saturare di allergeni l’ambiente dove passiamo più tempo durante il giorno.

Questi sono i consigli, sono tanti e alcuni impegnativi da mantenere, ma in parte diventeranno di routine, altri in futuro potranno essere mantenuti con una frequenza meno assidua.
Se volete essere certi del risultato non provateli uno alla volta, ma applicateli insieme, impegnatevi per la vostra salute e per il bene dei vostri animali, così che se sarete davvero costretti a cederli, saprete di aver tentato tutto il possibile!

 


BIBLIOGRAFIA: Harkness and Wagner's Biology and Medicine of Rabbits and Rodents
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