Check up settimanale

I ratti essendo per natura prede non danno segni espliciti di malessere fino a che la patologia non raggiunge uno stadio grave, è importante quindi controllare spesso i nostri ratti per accorgerci tempestivamente di eventuali anomalie ed affrontarle per tempo.

Ogni volta che prendiamo in braccio il nostro ratto è un’opportunità per controllarlo: la conoscenza del suo corpo e del suo comportamento abituale ci aiuterà ad accorgerci di alcuni cambiamenti che richiedano una visita dal veterinario. Non torturiamolo con i controlli tutti i giorni, ma prendiamo l’abitudine di farlo una volta a settimana, in maniera da notare più facilmente eventuali cambiamenti.

Il controllo risulta più facile e meno stressante se il ratto è docile, è quindi consigliabile abituare gradualmente l’animale ad essere maneggiato, toccato in tutto il corpo e messo a pancia in su, così da facilitare anche l’intervento veterinario qualora necessario.

NOTA: Questa scheda vuole essere una guida molto semplificata, ma NON SOSTITUISCE l’intervento di un professionista; un ratto in salute dovrebbe essere sottoposto a visite di controllo almeno ogni sei mesi, con più frequenza nei ratti al di sopra dei 18-24 mesi di età.
 Per qualsiasi problema è necessario rivolgersi ad un veterinario esperto in animali esotici o non convenzionali, i ratti hanno un metabolismo molto veloce e anche quello che può sembrare un banale malessere, potrebbe portare a morte in breve tempo.
Quindi se vi trovate in una situazione del genere, non perdete tempo su internet, ma andate subito dal vostro veterinario di fiducia.
vet2

Foto dal web

COSA CONTROLLARE:

1.       Peso:

La perdita di peso è forse uno dei segnali più importanti che ci possono suggerire uno stato di malessere.

E’ consigliabile pesare i ratti a cadenza regolare, l’ideale una volta a settimana, e tenere un’agenda sulla quale annotare le variazioni di peso, in maniera da monitorarle ed accorgersi tempestivamente di un cambiamento significativo (inteso come 10-20 grammi o più).

2.       Respirazione:

Fare attenzione ai suoni diversi dal normale, come rantoli (anche mentre dormono), ticchettii, soffi, starnuti, sussulti. Notare qualsiasi anomalia come una respirazione difficoltosa, profonda e addominale, affanno, bocca aperta, nervosismo o apatia, scarso appetito.

Altri segni di problemi respiratori possono essere: accumulo di porfirina intorno ad occhi e naso, poco appetito, postura incurvata o sdraiata, pelo arruffato.

Un ratto con un’affezione respiratoria ha bisogno di essere visto da un veterinario il prima possibile.

Segni apparentemente respiratori possono essere correlati a problemi cardiaci, più frequentemente in ratti anziani.

Se abbiamo il sospetto che il ratto sia caduto ed in seguito ha iniziato a mostrare difficoltà alla respirazione, correte immediatamente dal veterinario, potrebbe avere riportato un’ernia diaframmatica.

3.       Denti:

teeth

Denti di lunghezza e colore normali. Foto dal web

Aprire lievemente la bocca per guardare denti e gengive, notare se i denti sono integri e ben allineati (soprattutto dopo una caduta!), se le gengive sono normali e rosee oppure gonfie, pallide o cianotiche, se c’è rossore, pus o cattivo odore. Gli incisivi non devono essere troppo lunghi (quelli inferiori sono fisiologicamente più lunghi dei superiori) e non devono andare a ledere il labbro, le guance o le gengive opposte. Il ratto non deve sbavare.

Le infezioni orali possono essere gravi e necessitano di un intervento medico per essere risolte.

4.       Occhi:

Gli occhi dovrebbero essere puliti, limpidi, brillanti e senza secrezioni. Non dovrebbero presentare opacità o ulcerazioni.

Occhi sporgenti possono essere indicativi del virus della Sialodacrioadenite, tumori o ascessi retrobulbari.

Le secrezioni rossastre di porfirina sono normali fintantoché il ratto è in grado di pulirle da solo, mentre invece un loro accumulo è sintomo di stress e/o malattia generica.

porfirina

Accumulo di porfirina intorno ad un occhio, foto dal web

5.       Orecchie:

Controllare le orecchie per verificare che non ci siano secrezioni, masse anomale o odori inusuali. Fare particolare attenzione alla posizione della testa, se questa è mantenuta ruotata da un lato (head-tilt), potrebbe significare un problema all’orecchio. In tal caso andare da un veterinario il prima possibile.

6.       Ferite:

Controllare tutto il corpo del ratto per verificare che non ci siano sanguinamenti, tagli, morsi o ematomi.

7.       Coda e piedi:

Controllare per verificare che non ci siano ferite o lesioni bollose rossastre sotto i piedi, segno di pododermatite.

Osservare la pelle di queste zone, che deve essere rosea, non pallida né cianotica.

8.       Movimento:

Far uscire il ratto dalla gabbia e guardarlo mentre cammina. Fare attenzione a tremori, scatti, zoppie, movimenti in circolo, testa ruotata (head-tilt) o debolezza degli arti posteriori. Verificare che la prensione dell’alimento con le mani sia normale.

IMPORTANTE: Può capitare, specialmente nei ratti con occhi rossi, che facciano un movimento ripetuto di ondeggiamento laterale della testa, soprattutto quando guardano qualcosa o soppesano una situazione: questo non deve essere confuso con un tic o un problema neurologico, ma è dovuto ad un tentativo di messa a fuoco di questi ratti con una vista piuttosto scarsa.

Verificare la postura generale e il livello di attività. Un ratto con una postura incurvata o letargico probabilmente non si sente bene e/o ha dolore.

9.       Corpo:

tumorm

Tina, con un grosso tumore mammario nella zona ventrale destra

Massaggiare accuratamente il corpo del ratto con le dita per
notare eventuali noduli, rigonfiamenti, o zone più sensibili, che potrebbero indicare una crescita anomala di tessuto e dolore. Nelle femmine non sterilizzate prestare particolare attenzione alla zona ventrale e dei fianchi in corrispondenza delle mammelle, molto soggette allo sviluppo di tumori.

10.   Pelle e pelo:

Osservare il comportamento del ratto per notare se si gratta eccessivamente e se sono presenti zone alopeciche, che possono indicare infezioni parassitarie/fungine, carenze alimentari, problemi endocrinologici.

Controllare la presenza di croste, forfora e parassiti sul mantello o sulla pelle, pidocchi e pulci sono facilmente visibili, gli acari no, ma spesso si possono notare caratteristiche croste intorno al collo e bollicine su orecchie e coda.

NOTA: Nei maschi adulti non castrati si può notare una produzione eccessiva di sebo nella zona del dorso (molto evidente sul mantello bianco, che ingiallisce e appare unto) e sulla coda, non bisogna lavare spesso l’animale perchè si rischia di peggiorare la situazione, un integratore alimentare per cute e pelo secondo il parere del vostro veterinario potrebbe aiutare; rivedere anche la dieta, in particolare la percentuale di proteine fornita.

11.   Zona genitale:

Femmine: esaminare l’apertura della vagina per notare eventuali secrezioni o sangue (le ratte NON hanno le mestruazioni!) o masse sporgenti. In una ratta non gravida questi possono essere i segni di un’infezione uterina, cisti o tumori.

Maschi: esaminare il pene per notare eventuali secrezioni e arrossamenti, gonfiore e colore anomalo.

In entrambi i sessi la zona genitale e perianale non deve mai essere bagnata, in tal caso potrebbe esserci un problema urinario o una dissenteria molto grave.

12.   Idratazione:

Si può effettuare uno specifico test per controllare lo stato di idratazione dell’animale: pizzicare con pollice e indice un lembo di cute sulla zona del dorso in prossimità delle scapole e tirare gentilmente verso l’alto: lasciando andare, la pelle dovrà tornare quasi immediatamente nella sua normale posizione. Se invece tarda a riposizionarsi, anche se per pochi secondi, il ratto è disidratato.

13.   Temperatura:

Abituarsi a “sentire” al tatto la temperatura normale del corpo del ratto, così da poter riconoscere quando è molto freddo o molto caldo. Le zampine fredde possono essere normali se il ratto ha camminato sul pavimento, ma se è apatico e depresso sono un segnale allarmante, provvedete a metterlo al caldo e chiamare subito il medico.

NOTA: Non misurare a casa la temperatura rettale come in altri animali, per non provocare ferite e lacerazioni della mucosa intestinale, con conseguenze anche gravi.

Ecco una checklist stampabile, per avere queste informazioni sempre a portata di mano:

15B60648-E16B-4112-99D5-19536DBD264C

 

Clicca su questo link per visualizzare l’immagine sottostante in modalità interattiva: https://view.genial.ly/60a29827c4c3670d3c470f2f/interactive-image-check-up-settimanale

Condividi: